Un sabato pomeriggio nella fattoria del Signor Celeste.
Nata da poco una splendida cucciolata di Samoiedo in cerca di famiglia.
Cederei volentieri al loro carattere affettuoso, al fascino del loro superbo manto ma non avendo spazio sarebbe follia. Mi limito a disegnarli.
Cani ovunque, candidi fulmini irsuti che balugginano a destra e a manca.
Mamma Samoieda che rivendica attenzione avvolgendomi in caldi e fangosi abbracci.
Cani che curiosano nelle tasche non appena rimetto al sicuro, pregando non si apra, la boccetta d'inchiostro e se ti distrai ti magnano pure i pennelli, il più lesto mi fotte il foglio.
Per stavolta, distratto oltremodo, ho fatto solo uno schizzo dal vivo sul solito foglio A4 marcio piegato in quattro, l'agendina permane come sempre intonsa nell'altra tasca.
Pochi secondi per catturare una linea, meglio memorizzarne i tratti salienti.
I caratteri del muso sono presi un po' dal maschio e un po' dalla femmina, per sopperire al loro andirivieni. Proprio quando comincio a ritrovarmi, la mia ragazza mi chiama per discutere del piumaggio di un tacchino, al ritorno la resa del pennello è ben diversa, l'attenzione non ne parliamo, risultato: le pennellate mauche nella parte destra.
