domenica 16 settembre 2012

Broncio




Ancoora?!! N'altra faccina triste?!! Una dopo l'altra per giunta, macché-è?!?

Massì, approfondiamo pure visivamente i diversi toni di umor plumbeo con un altro schizzo abbastanza veloce, giusto un pelo più realistico del precedente. 

Voi che dite, vi garba?!? Sì? No? Forse? 
Beh, in ogni caso salutatene la dipartita, poiché preso dalla foga di far sprofondare il soggetto in un nero sfondo - mica per niente, giusto per dargli un valido motivo d'esser imbronciato - vi ho apportato delle, diciamo piccolissime, modifiche. Quelle cose che quando mandi alle ortiche un disegno poi cerchi invano di salvarlo in corner...stravolgendone i connotati. Tanti saluti al vestitino fiorito, la giovane età e pure il genere sessuale. Mo ci penso nei prossimi se è il caso di palesare al mondo gli effetti nefasti del gesto; ti dirò, cominciano quasi a convincermi.

Sicché si diceva, il digitale rimane l'unica testimonianza di quel che era. 
E a noi che ci frega, dite?
Boh, niente presumo. Così, pour parler.
Fate vobis. 
Zabong!

mercoledì 12 settembre 2012

Melanconio

Veloce. Casuale. Vero.

Chissà perché costui si è presentato sì mesto nel foglio. Sarà che piove e siamo alle soglie d'Autunno. Tutti momenti che adoro sicché non tornano del tutto i conti. Sarà forse il consueto Rebetiko in loop massiccio durante i bozzetti. Vero è che spesso l'ascolto prende da sé l'iniziativa di far pesare sottobanco alcuni suoi umori grevi. Sì, sarà per quello. Sarà.

giovedì 2 agosto 2012

...!!!?


Meglio se non scrivo nulla, va'! che nei prossimi ho in serbo una brodaglia di quelle...

sabato 9 giugno 2012

Fuoricorso




Facoltà di Architettura a Venezia. In cortile, tra gli studenti in pausa, anche lui (1).

E qui (tralasciamo la sua identità) inizia la parte in cui mi vien da pensare quanto un buon libro (come un canide lo è per gli affetti) sia: Ancora di salvezza, segreta Baia nutriente e Vascello per mondi interni ed esterni alla propria condizione. Ovunque, in ogni situazione (2), per ogni fascia sociale.

Ora, tutti quei bellissimi guazzabugli tecnologici tipo Kindle o iPad posson fare altrettanto? No.
Che poi per studio/ricerca siano di una comodità impagabile, nuove prospettive e tutto il resto, ok! ma non è questo il punto.

Entusiasti del Tech ammettetelo, di quei cazzo di libri digitali ne finite almeno mezzo? (millequattrocento in uno?! Sì, come no) 

Sepolto da una pila di suoi colleghi di fianco al comò, un libro vero: consunto, sgualcito, odoroso e infestato da pescietti e scarpìe (3); magari ci metterà degli anni, ma prima o poi la sua presenza si farà sentire. E si dovrà pur riprenderne la lettura, concluderlo magari. Foss'anche per l'ingombro, non bastasse l'empatia per la povera anima pia che lo prestò privandosene (eh già, ne ho un mucchio che gridano vendetta). 
Nel frattempo, mentre il testo giace in attesa del suo momento: figli, fratelli, nipoti o amici ci passeranno davanti; una o innumerevoli volte. E così, anche se all'apparenza puntualmente ignorato, quella copertina, quel titolo, quella presenza fisica e immateriale al tempo stesso si pianterà nella mente, si farà strada a poco a poco nella terra nera dell'inconscio e il giorno giusto spunterà dal cranio.
Senza un come ed un perché a qualcuno verrà voglia di leggerlo, sfilandolo dal mucchio o ricomprandolo a due soldi ad una bancarella. Talvolta si crederà di fare la sua conoscenza per la prima volta, invece lui magari è da quando si è bambini che ci osserva scorrazzare davanti alla libreria di Mamma e Papà.

Al suo digi-clone dimenticato pure lui (nei dati elettronici però) temo sia preclusa questa dimensione attiva nell'oblio. Un maestro silenzioso in meno purtroppo. A parte forse quanto concerne la condivisione esponenziale, gli archivi facilmente traslocabili e gli infiniti richiami/link/bibliografie in tempo reale...hmmm...ripensandoci il digitale ha qualità utilizzabili altrettanto bene dalla Divina Provvidenza, dalla Sincronicità o dall'Inconscio Collettivo se preferite.
E poi la possibilità di riprodurre un file all'infinito è un nuovo salto epocale, in effetti.
Le potenzialità della stampa a caratteri mobili decuplicate.
A patto di avere una presa della corrente, chiaro.

P.S. Ma poi dopo tutta sta broda, il libro si vede nel disegno? Macché.


(1) No, mica per niente, a me manca soltanto il cappellino (eravate attenti l'atra volta, no?!?)...e la chioma, ok.
(2) Provaci a fare un giro nei bassifondi col tuo tecnogioiellino. Ma anche solo un Viaggio degno di questo nome. Provaci, poi mi dici.
(3) Altre adorabili dissertazioni sul termine, QUI.

giovedì 7 giugno 2012

Scolaretto 1931

60 SECONDI
O anca manco*, ma non c'era nessuna gara in ballo.
Ero la che mi allenavo sui vestiti d'epoca rapinando le foto di famiglia, nulla più.
Poi però ti vien fuori un bimbetto che ricorda il giovane Ratzinger.

P.S. Aspettatevi la classe al completo. Senza l'emissario di Dio in terra però.

* o anche meno